Rosa Elisa Giangoia
I grandi palazzi, che delimitano a destra e a sinistra piazza Rossetti e che concludono il lato destro di via Rimassa e il sinistro di viale Brigate Partigiane, sono comunemente detti "grattacieli", ma in ambito architettonico erano stati indicati fin dall'inizio della loro progettazione come "case alte alla Foce".
La loro nascita è da collocarsi nell'ambito del generale rinnovamento urbano degli anni Trenta del Novecento, precisamente nel 1933, quando, a novembre, fu bandito il concorso per la sistemazione edilizia della nuova piazza alla Foce prevista dal Piano Regolatore di massima delle zone centrali della città (1932). Tutta l’area sarebbe stata oggetto di profondi cambiamenti: il progetto prevedeva, infatti, la trasformazione di piazza del Popolo, la demolizione degli storici cantieri navali Odero, la cui concessione del suolo era giunta a scadenza nel 1931, e la realizzazione di una nuova ampia strada di collegamento tra il nuovo lungomare a levante della città (1926), attuale Corso Italia, e la zona della foce del Torrente Bisagno.
Il concorso, a cui parteciparono numerosi architetti di impostazione razionalistica (Fuselli, Bellati, Morozzo della Rocca, Ferrati, Daneri e Bagnasco) fu vinto dall'architetto Luigi Carlo Daneri (1900-1972) e la costruzione degli edifici, causa anche l'interruzione dovuta alla Seconda Guerra Mondiale, si protrasse dal 1934 al 1958.
Gli edifici, in blocchi binati orientati perpendicolarmente alla costa, sono disposti secondo un disegno a ‘C’ rivolta verso il mare. L'innovativo progetto di Daneri fu studiato secondo uno schema che prevedeva, a fronte degli allora usuali cortili interni a blocchi edilizi, la realizzazione di edifici in linea con ampi distacchi tra i diversi corpi di fabbrica per consentire la corretta insolazione degli alloggi. In particolare si progettavano blocchi edilizi binati, orientati perpendicolarmente al litorale e raccordati da un piano terreno a porticato continuo.
Bibliografia
F. Gastaldi, Piazza Rossetti, piazza sul mare, in "La Casana", n. 1, a. 2019, pp. 30-33;
R. Luccardini, Albaro e la Foce. Genova. Storia dell'espansione urbana del Novecento, Sagep, Genova 2013;
M. Moriconi, F. Rosadini, L'architettura del Movimento Moderno, Testo&Immagini, Roma 2004;
F. Rosadini, Luigi Carlo Daneri. Razionalista a Genova, Testo&Immagine, Roma 2003;
F. Balletti, B. Giontoni, Una città tra due guerre. Culture e trasformazioni urbanistiche., De Ferrari, Genova 1990;
P. Cevini, Genova Anni ’30. Da Labò a Daneri., Sagep, Genova 1989. pp. 158 sgg.;
P. D. Patrone, Daneri., Sagep, Genova 1982;
P. Sica, Storia dell'urbanistica. Il Novecento, parte II, Laterza, Roma-Bari 1978
P.L. Nervi, La nuova piazza al mare alla Foce a Genova, in "Architettura", luglio 1938.
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