lunedì 16 dicembre 2019

LA FOCE NEL SEICENTO

(dalla pagina Facebook "C'era una volta Genova")

Questo dipinto del pittore olandese Guilliam van Deynum (1), che ritrae l'Arciduca d'Austria e Margherita d'Austria in occasione di un ricevimento in Albaro (1607), ci dà un'interessante rappresentazione della Foce, molto probabilmete vista da una delle ville nobiliari della zona e potrebbe anche aver dato ispirazione ad Alessandro Magnasco per il suo noto quadro.



1) Guilliam Van Deynum (Anversa 1575 ca. - Bruxelles 1624) arrivò a Genova nel 1602 in compagnia di due fratelli, uno dei quali si chiamava Antoni, mentre dell'altro il nome non è stato conservato. Deve aver raggiunto presto il successo mentre dipingeva un ritratto del doge locale Agostino Doria seduto su un trono con la sua famiglia non molto tempo dopo il suo arrivo. È noto che fu vittima di un assalto nel 1606 e che nel 1607 fu incarcerato per mancato pagamento in un caso riguardante la sua attività di commerciante d'arte. Il Ritratto di una donna genovese in abito nero (Palazzo Bianco - Genova) del 1610 è l'ultimo dipinto datato attribuito al periodo della sua residenza a Genova. Si ritiene sia rimasto a Genova fino al 1613. 

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