Cagnin Daniele
In una “porzione” del territorio della Foce antica,
chiamato Borgo del Rivale1(che nella sua massima
“espansione” – secolo XIX – ha raggiunto il maggior numero di abitazioni, circa
dieci), erano presenti due piccoli edifici religiosi, dipendenti dalla
parrocchia di San Francesco di Albaro: la cappella intitolata alla Madonna Lauretana2, sita all’interno del Lazzaretto e la Cappelletta posizionata all’esterno del
ricovero (forse presente nell’incisione del Torricelli) e nella quale era
presente la Confraternita di Nostra
Signora del Santo Amore.
Per entrambi gli edifici sacri sono state reperite
pochissime notizie, alcune delle quali appaiono poco attendibili: una è
attinente alla presunta data di fondazione della cappella interna al
Lazzaretto, desunta dal Novella3, il quale la fissa
all’anno 1522. Tale data non può essere considerata credibile in quanto nella
relazione4di Monsignor Bossio la
“chiesetta” non risulta nell’elenco.
Le prime notizie “documentate” sui due edifici religiosi le
troviamo in un atto5notarile datato 5
settembre 1630, nel quale viene affermato che il canale dell’Acqualonga6attraversa
il muro di cinta del Lazzaretto fra le due
chiese: non vengono riportate le dedicazioni delle due costruzioni e
sembrerebbero entrambe essere “dipendenze” del nosocomio.
Nei documenti7della
Repubblica Ligure di fine Settecento è fatto cenno alla Confraternita sopra
menzionata, la quale, verosimilmente, fu soppressa nel periodo napoleonico.
Il periodo di fine dell’Ottocento è interamente documentato
dal Remondini8, dal quale apprendiamo
che nel 1837 la cappella del
Lazzaretto era ancora aperta, mentre nel 1863
risultava chiusa; entrambe le date vengono riprese dal Novella.
Dalla “mappa catastale”9di
fine Ottocento, l’unico edificio ubicato in via
della Cappelletta (vedi figura 2) era una casa di abitazione del personale
addetto al Lazzaretto e un convento per monache.
In un manoscritto10,
consultabile presso l’archivio storico della curia arcivescovile, si sono
ritrovati i nomi degli ultimi incaricati della cappella del Lazzaretto: per
l’anno 1887 è presente Natale
Canessa, per il 1890 Prospero Ansaldo e per il 1892 Giuseppe Olivieri.
NOTE
1 Il Borgo prendeva il nome dalla sua
posizione presso la riva del Bisagno, come d’altra parte la via omonima che
“correva” presso gli argini: ai nostri giorni via Rivale è limitata nella zona di Borgo Pila, ma in origine
iniziava dal mare. (CF. SEVERINO FOSSATI, Il
Borgo del Rivale, novembre 2014 (http/antifoce.blogspot.it).
2 Tale dedicazione è
stata riscontrata, nel 1880 dal Remondini, all’interno del convento di San
Francesco di Albaro in una lapide che riportava una compera nel Banco di San
Giorgio per l’anno 1629: Comperts S.
Georgii … Beatae Mariae de Loreto situm in Fuce Bisannis.
3 PAOLO NOVELLA, Lazzaretto della Foce in La Settimana Religiosa del 1932, p. 488: «Quivi pure nel 1522 fondavasi una cappella
sotto il nome di N. S. di Loreto che nel 1650 ingrandita fu concessa ai
Missionari di S. Vincenzo di Paoli».
4 FRANCESCO BOSSIO, Liber Viitationum (A.S.G., Manoscritti,
N° 547).
5 LAVAGNINO GIOVANNI
FRANCESCO, Promissio pro Fabrica, 5
settembre 1630, filza 63, (A.S.G., Notai
Antichi, n° generale d’ordine 5080).
6 Nella zona della Foce
antica era presente una sorgente che era sita presso l’attuale via Saluzzo:
oggi è ricordata da una lapide posta presso la scalinata, copia di una
precedente del 1437, epoca in cui
quell’acqua divenne pubblica; questa sorgente dava luogo ad un piccolo rio che
era detto Aqualonga che raggiungeva
il mare.
7 A.S.G., Repubblica Ligure, N° 202.
8 ANGELO REMONDINI, Le Parrocchie suburbane, Genova 1882, p. 93.
9 A.S.G., Catasto, mappa n° 201 e n° 216.
10 A.S.C.A., Scatola Foce.
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