Gian Carlo Moreschi
Abito alla Foce da sempre e da
molti anni mi sono appassionato alla sua storia e ho potuto “scoprire” la
centralità della Foce nella vicenda della Spedizione dei Mille.
Il vedere riconoscere (soprattutto
a partire dal 2009) questo grande torto della storiografia ufficiale è stato
indubbiamente piacevole. Tanti potranno ritenere questa affermazione priva di
sostegno storico ma in realtà vi sono ben cinque riferimenti a confermarla.
Eccoli.
Giuseppe Cesara Abba, uno dei
Mille, nel suo Da Quarto al Volturno,
descrivendo la ricerca di una madre del figlio garibaldino per convincerlo a
non partire, dice «corse di qua, di là, da Genova alla Foce, dalla Foce a
Quarto, chiedendo, pregando, e tanto fece che lo trovò». Questo ad indicare
come questi due luoghi fossero i punti di concentramento dei volontari.
Raffaele Rubattino, armatore
delle due navi “Piemonte” e “Lombardo” in una lettera afferma: «Alla domenica
mattina mi svegliano e mi dicono che nella notte erano stati presi in porto due
nostri vapori, il Lombardo e il Piemonte; che erano partiti con circa 1000
persone, che si erano imbarcate fuori dal porto alla Foce».
Federico Donaver, storico
genovese, nel suo Spedizione dei Mille
riferisce: «Assestate le cose a bordo, accese le macchine, verso le 2
antimeridiane del 6 vapori si staccarono, il Lombardo a rimorchio del Piemonte,
perché in quello la macchina non funzionava ancora regolarmente, e uscirono dal
porto senza trovare incagli di sorta. Fuori da porto s’imbatterono in una barca
sulla quale era Garibaldi che impaziente era venuto loro incontro e salì a
bordo del Piemonte, poi dalla Foce in su trovarono molte barcaccie nelle quali
erano volontari, il carbone, le provviste, delle armi e delle munizioni,
imbarcando ogni cosa. Arrivarono finalmente rimpetto a Quarto, dove si
avvicinarono quanto era possibile alla spiaggia per imbarcare il grosso della
spedizione e lo stato maggiore della stessa».
Nino Bixio, nel suo Diario,
scrive: «Alla Foce uomini 150, Bogliasco 20, Villa 120», facendo probabile
riferimento a Villa Spinola.
I pescatori della Foce, infine,
per il Cinquantenario della Spedizione, ritennero di apporre una targa
commemorativa che ora si trova sulla Casa dei Pescatori in prossimità del
ristorante nella omonima via.
Il
perché in realtà si sia voluto enfatizzare Quarto, lasciando la Foce
nell’oblio, solo gli storici potranno dirlo. Ristabilire la verità potrebbe
essere un valido inizio.
Articolo già presente sul
Secolo XIX del 7 gennaio 2010
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